mercoledì 2 aprile 2008

Le operazioni militari in Africa Nord - Orientale /3: Gli Inglesi attaccano: l'avvio dell'operazione "Compass".

Il tempo passa e l’Italia non mostra cenni di voler riprendere l’offensiva. Il generale Wavell ordina quindi a O’Connor di attaccare. Le forze italiane nei pressi di Sidi El Barrani sono apparentemente ingenti: in sei campi trincerati (quattro a Nibeiwa, Tummar e in un luogo chiamata Quota 90, tutti a sud della strada costiera, uno a Maktila immediatamente a nord della strada e uno ad est di Sidi el Barrani stesso) sono schierate due divisioni libiche, la 4ª divisione camicie nere e (nel campo Nibeiwa) una formazione in tutto equivalente ad una divisione, nota come raggruppamento Maletti. Di riserva vi era una divisione in altri quattro campi trincerati intorno a Bir Sofafi e Bir el Rabia, a sud ovest di Sidi el Barrani e lungo il margine sud del ciglione. Un'altra divisione si trova a sud della strada costiera, tra Buq Buq e Sidi el Barrani, ed altre due più a ovest, vicino a Sollum, Sidi Omar e Capuzzo, dall'altra parte del passo Halfaya. O'Connor dispone per l'attacco di forze per un totale di circa 30.000 uomini: la 4ª divisione indiana, la 7ª divisione corazzata ed una formazione nota come Selby Force, comprendente tre colonne mobili di fanteria, un reparto di carri armati ed alcuni cannoni da campagna e contraerei leggeri 1.750 uomini in tutto che avevano fatto parte della guarnigione di Marsa Matruh, al comando del generale di brigata A. R. Selby. Due divisioni contro otto.
All’alba del 9 dicembre parte l’attacco inglese che ha il nome di “Operazione Compass”: le divisioni inglesi attaccano i campi trincerati italiani che vengono travolti in poche ore. La sera del 12 le uniche forze italiane rimaste in Egitto erano quelle che bloccavano gli immediati accessi di Sollum ed una formazione di una certa forza nelle vicinanze di Sidi Omar. La vittoria inglese era stata rapidissima e di incredibile portata, tanto da superare le stesse aspettative dei comandanti: in quattro giorni di combattimenti gli Inglesi avevano distrutto 4 divisioni italiane (la 4ª divisione camicie nere, la 1ª e la 2ª divisione libica e il raggruppamento Maletti - l'equivalente di una divisione) e provato duramente la 2ª divisione camicie nere e la divisione " Cirene ", facendo oltre 38.000 prigionieri; il tutto perdendo, fra dispersi, morti e feriti, 624 uomini.

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