martedì 1 aprile 2008
La campagna di Tunisia /7: l'asse in scacco
Il 28 febbraio, dopo il parziale successo dell'Operazione "Brezza di Primavera", Rommel riunì tutti i suoi generali a Uadi Akarit per elaborare un nuovo piano d'attacco contro l'VIII Armata di Montgomery. Cinque ore di discussioni, ripicche, dispetti e proposte in contrasto tra loro resero il clima incandescente. Alla fine si giunse a un compresso, ancora una volta favorito da Kesselring: si sarebbe superata la catena montuosa del Mattata per attaccare in direzione di Medenine. L'Operazione Capri, come fu chiamata, nacque però sotto i peggiori auspici: Ultra aveva già decrittato tutti i piani d'attacco delle forze dell'Asse e Montgomery attendeva ansioso l'attacco che Rommel tanto bramava. Nelle sue memorie per l'ennesima volta si vanterà delle proprie abilità: «mi attaccò all'alba, iniziativa del tutto insensata. Avevo fatto disporre 500 pezzi anticarro da 75.6 mm; disponevo di 400 carri e buone fanterie che tenevano i principali capisaldi, appoggiate da un pesante sbarramento di artiglierie. Rommel deve essere matto». Il generale inglese poteva contare su quattro divisioni di fanteria, 400 carri armati, 350 cannoni e 470 cannoni anticarro. Rommel potè invece contrapporre tre divisioni corazzate (X, XV e XXI), 160 carri armati (meno di quanti ne avrebbe avuti una divisione al completo), 200 cannoni e 10.000 soldati di fanteria.All'alba la "Volpe del deserto" lanciò i suoi carri in azione, ma il tiro incrociato dei pezzi anticarro, i campi minati e la mancata sorpresa ne fecero un facile bersaglio degli Inglesi, obbligandolo a interrompere l'operazione alle 17 e a ritirarsi. Nell'azione perse circa 50 carri e 645 soldati.Nei giorni seguenti, in seguito alle critiche dello stesso Fürher per il suo comportamento in battaglia, Rommel decise di abbandonare l'Africa per «iniziare immediatamente la sua cura». Il 9 marzo lasciava il continente che lo aveva reso celebre, promettendo di tornare nel caso in cui le cose si fossero messe male. La situazione peggiorò ma Rommel non metterà più piede in terra d'Africa.
Etichette:
africa nord-occidentale,
La campagna di Tunisia,
strategia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento