martedì 1 aprile 2008

La campagna di Tunisia /2: la ritirata italo-tedesca

Il 24 Novembre Rommel giunse ad El Agheila, dove erano in fase di formazione alcune divisioni italiane che si unirono al ripiegamento: la Divisione La Spezia, la corazzata Centauro e la Divisone Giovani Fascisti. Furono giorni di inseguimenti, di coraggio e ancora di morti: con una manciata di carri le nostre truppe riuscirono a mantenere il titubante nemico a distanza e a rompere l'accerchiamento di una divisione neozelandese. Nei due me si che seguirono l'VIII Armata cercò di fermare il suo nemico per eccellenza ma sempre con scarsi risultati: Tripoli cadde solo il 23 gennaio, abbandonata da Rommel per mancanza di mezzi e conquistata da un Montgomery ormai ridotto al limite delle proprie risorse. Nelle proprie memorie scrisse: «Sapevo benissimo che se non fossimo riusciti a raggiungere Tripoli entro dieci giorni mi sarei dovuto ritirare per mancanza di rifornimenti». Occorre tener presente che Ultra (il decodificatore che consentiva agli inglesi di "leggere" tutti i messaggi cifrati che i tedeschi si scambiavano) lo teneva costantemente informato di tutte le mosse del nemico, quindi era perfettamente a conoscenza del fatto che Rommel avrebbe abbandonato la città senza porre alcuna resistenza. Dopo la "conquista" di Tripoli anche per l'VIII Armata si palesò l'annoso problema dei rifornimenti: il porto di Alessandria era ormai troppo distante, ma, grazie all'abilità dei suoi genieri, Montgomery riuscì a riparare in tempi brevissimi il porto di Bengasi avendo così la possibilità di ricevere quotidianamente 3.000 tonnellate di materiali. Dopo la definitiva caduta della Libia, le truppe di Rommel si ritirarono in Tunisia schierandosi lungo la linea del Marhet, costruita dall'esercito francese tra il 1936 e il 1940 con una funzione difensiva nei confronti della Libia italiana. Smantellata nel giugno del 1940 dagli Italiani, questa "piccola Maginot" fu quindi rimessa in servizio quando fu chiaro che l'ultima disperata difesa dell'Africa occidentale si sarebbe concentrata in Tunisia.

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